Il libro contiene all’interno, alla fine di ogni canto, un QR code per poter ascoltare in video ciascun canto letto dallo stesso autore, ideati e prodotti da A-Kube ADV, agenzia di comunicazione di Palermo, con la regia di Alessandro Garraffa, per offrire una nuova e più immersiva esperienza di fruizione che unisce parole e immagini.
L'Opera
Il Figlio, il Messia, il Redentore
Postfazione di Antonino Sole
Un’opera monumentale composta da settanta canti in terzine di endecasillabi, che affronta con voce poetica e profonda sensibilità teologica il mistero cristologico nella sua interezza.
L’Opera è il primo poema sacro della letteratura italiana che in settanta canti mette in scena la storia della salvezza, seguendo, tranne che nella narrazione del Natale, il grande racconto corale del Vangelo dell’apostolo Giovanni. Il titolo ha origine dal termine che l’evangelista usa per definire Gesù: “Èrgon theoù”, l’opera di Dio. Il sottotitolo: Il Figlio, il Messia, il Redentore, di per sé assai generico, riconduce così alla definizione giovannea. Composto in terzine, ogni canto del poema si chiude con un distico. Ogni canto, di settantasette versi, è un piccolo universo chiuso in se stesso nel quale ogni personaggio, in prima persona, racconta della sua vita, dei suoi tormenti e delle sue speranze e della nascita interiore nell’istante in cui incontra Gesù, l’opera di Dio. La struttura teatrale che regge tutti i canti li trasforma in scene sulle quali accade la redenzione delle anime destinate all’incontro col Messia, ma tutto accade ed è narrato cogliendo le radici del dolore delle donne (come la sposa delle nozze di Cana) e degli uomini (come il pubblicano Matteo), che vedono nel Cristo quella forma d’amore cui disperatamente tendono per ritrovare se stessi. Il poema è diviso in tre parti e un epilogo. Ciascuna parte è composta di 23 canti. La prima parte, il Figlio, seguendo i vangeli di Luca e di Matteo, mette in scena il Natale, dalla annunciazione alla visitazione, dal parto di Maria alla epifania del bambino ai pastori e ai Magi e si chiude, dopo la fuga in Egitto e l’infanzia di Gesù, con il suo battesimo. La seconda parte, il Messia, è polifonica perché la buona novella è incarnata nei tanti personaggi che egli incontra: dalla emorroissa alla Maddalena, dalla Samaritana ai miracolati dei sette segni, diventano visibili le opere di Gesù. La terza parte, il Redentore, canta il tragico accadere della passione. I sette canti che hanno come protagonista Ponzio Pilato aprono alla disperante Via crucis e alle sette parole sulla croce in un crescendo di dolore che conferma le parole del cardinale Carlo Maria Martini, la cui opera è il cuore pulsante dell’intero poema, quando scriveva che l’amore, se non è eccessivo, non è amore, “perché gli uomini pensano secondo misura, Dio pensa secondo eccedenza”. Un epilogo, l’assunzione di Maria, chiude il poema.
Il lettore troverà, alla fine di ogni canto, un QR code. Sarà così possibile ascoltarlo in video alla fine della lettura. L’opera, creata dalla casa di produzione A-Kube ADV di Palermo, con la regia di Alessandro Garraffa, sarà disponibile, sul canale YouTube “Anemos poesia”, in settanta video letti dall’autore.
€23,00
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L'autore
Salvatore Lo Bue, nato a Lercara Friddi nel 1951, per anni docente di Poetica e retorica e di Filosofa delle religioni presso la Facoltà di Lettere e Filosofa dell’Università di Palermo e di Estetica presso la Facoltà teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista”, è attualmente professore a contratto di Storia della poesia e formazione estetica. Discepolo di Luigi Pareyson, il suo primo volume, Origine Orfica della poesia (1983), è stato accolto dal maestro nella collana “Saggi di estetica e di poetica” dell’editore Ugo Mursia. Lo studio, che costituisce un testo di riferimento sul Mito di Orfeo ed Euridice e sullo spirito orfico come termine medio tra l’apollineo e il dionisiaco, ebbe l’onore della lettura di Hans Urs von Balthasar che lo definì, in un suo scritto, “un nouveau livre”. L’indagine sui principi della creazione poetica e sulla essenza della poesia diventa così il progetto della sua attività scientifica, che trova sistematica realizzazione ne L’arpa eolia. Teoria del principio poetico, pubblicata nel 1991 dall’editore Marietti. La vita subisce una mutazione radicale nel 1992, anno delle stragi di Capaci e di via D’amelio. Il martirio, così gravido di nuove attese, costringe l’autore a ripensare il suo destino. Ritorna ai due autori guida e, nel tempo del dolore, compone il Mozart e Leopardi. Saggio sulla poesia e sul destino. Il libro del mutamento, pubblicato nel 1996, risulterà vincitore del Premio “Diego Fabbri”, sezione musica, come migliore libro di critica musicale dell’anno. Da allora il suo dovere primo è stato quello di coinvolgere gli studenti in una sino ad oggi venticinquennale Opera della memoria, portata avanti dal Laboratorio di poetica della Facoltà di Lettere e Filosofa con celebrazioni, in forma di teatro di poesia, in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Questa avventura didattica è descritta nella recentissima Biografa poetica pubblicata dalla Palermo University Press nel 2021. La perfetta consonanza tra progetto scientifico e didattico si realizzerà poi con la pubblicazione di una storia della poetica in due volumi: La musa drogata. Saggio sulle origini della poetica (1999) e Il fiore azzurro. Infinito e anima romantica (2000) editi da Franco Angeli. Con il nuovo millennio prende corpo il sogno di una vita: la composizione de La Storia della Poesia, in otto volumi, pubblicata coraggiosamente dal medesimo editore dal 2000 al 2011. (I. I fumi delle origini; II. Il seme del fuoco; III. L’altra metà del Logos; IV. Gli altari della parola; V. Le nuove muse; VI. Al dio ignoto; VII. Il compasso di John Donne; VIII. Le tenebre e la luce). Gli ultimi saggi: I Giorni della Parola. Il Vangelo secondo Giovanni e la poetica (2013) e Un amore bellissimo. Leopardi e la felicità (2016), sono il segno del doppio sentiero, mistico e filosofico, percorso in cammino verso la Parola. Il poema sacro: “L’Opera. Il Figlio, il Messia, il Redentore”, è la sua ultima opera.
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