Feriti dall'acqua
L’acqua è metafigura attinente a un’idea di origine. Questo è il fulcro tematico attorno a cui orbita Feriti dall’acqua, opera in 4 sezioni, di 20 componimenti ciascuna. L’acqua, come segno del divenire, reca in sé la memoria della distanza dalla ferita dal proprio Sé e simboleggia, nel suo flusso, l’impossibilità di un luogo che faccia casa.
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L'autore
Pietro Romano (Palermo, 1994) si è laureato in Italianistica presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna con una tesi su Nino De Vita. Ha pubblicato due raccolte poetiche, dal titolo Il sentimento dell’esserci (Rupe Mutevole 2015) e Fra mani rifiutate (I Quaderni del Bardo 2018). Collabora con varie riviste, cartacee e online. I suoi versi sono stati tradotti in russo («Мой дом — до молчанья», “La mia casa è prima del silenzio”, Free Poetry 2019, con prefazione e traduzione di Olga Logoch, collana di poesia italiana a cura di Paolo Galvagni, traduzione di Fra mani rifiutate), greco, catalano e spagnolo, e inseriti nell’antologia Le parole a quest’ora (Free Poetry 2019, a cura di Paolo Galvagni). Case sepolte (I Quaderni del Bardo 2020, con prefazione di Gian Ruggero Manzoni, postfazione di Franca Alaimo e disegni di Angela Catucci) è il suo penultimo lavoro.