Eventi
Spazio Cultura è casa editrice e libreria ma anche promotrice di eventi. I nostri spazi hanno ospitato presentazioni di libri, concerti musicali, proiezioni multimediali, rappresentazioni teatrali, installazioni, mostre di tutti i tipi (fotografiche, pittoriche, di sculture).
Ma Spazio Cultura non è esclusivamente un luogo fisico. Spazio Cultura è soprattutto un’idea di
condivisione, di collaborazione e di connessione fra uomini e donne che hanno a cuore la cultura e che vogliono diffonderla con più mezzi possibili e in qualsiasi luogo possibile.
Molti sono gli enti pubblici, la manifestazioni e le associazioni culturali, gli intellettuali, gli scrittori e gli artisti, che insieme a Spazio Cultura hanno voluto condividere con la Comunità le loro iniziative e le loro emozioni.
condivisione, di collaborazione e di connessione fra uomini e donne che hanno a cuore la cultura e che vogliono diffonderla con più mezzi possibili e in qualsiasi luogo possibile.
Molti sono gli enti pubblici, la manifestazioni e le associazioni culturali, gli intellettuali, gli scrittori e gli artisti, che insieme a Spazio Cultura hanno voluto condividere con la Comunità le loro iniziative e le loro emozioni.
Se anche tu hai un’idea da proporci e vuoi una mano per realizzarla insieme, contattaci alla mail eventi@spazioculturalibri.it

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A Spazio Cultura incontro con la scrittrice Beatrice Monroy
Maggio 6 | 18:00 - 19:30 CEST
Spazio Cultura Libreria Macaione

Martedì 6 maggio alle ore 18:00, a Spazio Cultura Libreria Macaione, via Marchese di Villabianca, 102 – Palermo, Beatrice Monroy presenterà il suo ultimo libro La verità è moneta perdente. Palermo di vite, di lotte e di silenzi, novità editoriale di Zolfo Editore.
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A dialogare con l’autrice sarà l’attore e regista Rinaldo Clementi.
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L’incontro è organizzato in collaborazione con l’Archeoclub d’Italia – Sede di Palermo e saranno presenti la presidente Rosa Vitale e la vicepresidente Marina Buttari.

Beatrice Monroy vive a Palermo, è scrittrice e drammaturga. Ha pubblicato diversi romanzi ed è stata autrice e narratrice per Rai Radio 3. Attualmente collabora con il Teatro Massimo di Palermo al progetto “Vi racconto l’opera”.
Una storia che attraversa le strade di Palermo, segnata dagli anni delle stragi di mafia, un punto di non ritorno nelle esistenze di chi le ha vissute.
In questo libro l’autrice racconta di violenze viste e patite, di persecuzioni antiche e delitti contemporanei, del valore del ricordo come atto politico contro un sistema oppressivo che nasconde o cancella la verità.
Con una scrittura evocativa e immersiva, carica di immagini e simboli, l’autrice fonde pensieri e cronaca, riflessioni intime e storia collettiva. E nell’intreccio di vicende di intere generazioni travolte dalle bombe ‒ dolori privati divenuti pubblici, illusioni spezzate, amicizie perdute e ritrovate ‒ emerge una verità fragile ma essenziale.
Protagoniste sono le donne, custodi di memoria, che affrontano il peso dei lutti e del silenzio trovando difesa e rivolta nella parola e nel suo potere di liberazione. Una resistenza che si esprime nell’impegno antimafia quotidiano, nei lenzuoli bianchi alle finestre su cui è scritto “No alla mafia”, nella lotta per uno spazio culturale o per uno spazio verde di quartiere, nelle estati di letture pubbliche in piazza.
La narrazione si fa così denuncia e speranza, restituendo la voce a chi non l’ha mai avuta.
Con una scrittura evocativa e immersiva, carica di immagini e simboli, l’autrice fonde pensieri e cronaca, riflessioni intime e storia collettiva. E nell’intreccio di vicende di intere generazioni travolte dalle bombe ‒ dolori privati divenuti pubblici, illusioni spezzate, amicizie perdute e ritrovate ‒ emerge una verità fragile ma essenziale.
Protagoniste sono le donne, custodi di memoria, che affrontano il peso dei lutti e del silenzio trovando difesa e rivolta nella parola e nel suo potere di liberazione. Una resistenza che si esprime nell’impegno antimafia quotidiano, nei lenzuoli bianchi alle finestre su cui è scritto “No alla mafia”, nella lotta per uno spazio culturale o per uno spazio verde di quartiere, nelle estati di letture pubbliche in piazza.
La narrazione si fa così denuncia e speranza, restituendo la voce a chi non l’ha mai avuta.

SEDE DI PALERMO
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