Questo bel romanzo autobiografico del poeta-scrittore Emilio Paolo Taormina si connota per una speciale peculiarità: l’Autore non nasconde la sua veneranda età, ben consapevole che, dopo di lui, non rimarrà quasi nessuno di coloro che hanno attraversato il secolo scorso con un carico di memorie e persone passate alla storia…. Uno di questi personaggi è certamente Raniero Alliata di Pietratagliata, il Principe-mago che viveva richiuso in una splendida villa-castello dedicando tutta la sua vita alle amate collezioni di insetti e coleotteri. O il cav. Enrico Ragusa, già proprietario del famoso albergo “Alla Trinacria” di fronte al porto e successivamente del mitico “Grand Hotel des Palmes”, luogo evocatore di fascino e di lusso… Proprio Enrico Ragusa aveva trasmesso al principe Raniero la sua passione per l’entomologia, una scienza coltivata da entrambi a livello scientifico. Eppoi lei, “Elvira des Palmes” (1875- 1961), figlia naturale di Enrico Ragusa, altro personaggio storico che, con questo libro, Emilio Paolo Taormina consacra anche alla letteratura.

Ebbene, Elvira era la nonna paterna dell’Autore con la quale ebbe, negli anni dell’adolescenza (e ancora prima) un intenso rapporto di affetto e complicità pur indovinando in lei un lato oscuro che ostinatamente sfuggiva ad ogni indagine, quasi fosse “una fortezza inespugnabile”…

Chi era in realtà Elvira? Qual era il mistero della sua nascita? Per molti anni l’Autore aveva ricercato una risposta in alcune figure di donne che gli erano state vicine negli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, ma , alla fine era rimasto deluso… finché questa tormentosa ricerca dei natali sfocia in un imprevedibile epilogo e si materializza nella figura di una Contessa russa arrivata a Palermo da lontano, ospite all’Hotel Trinacria: la figlia di lei, molti anni dopo, troveremo giovinetta al Grand Hotel des Palmes, nessuno sapeva il suo nome, era conosciuta da tutti come “Elvira des Palmes…”.

Una storia intrigante, coinvolgente per il pathos affettivo ed emotivo che l’Autore riversa in questo romanzo, una realtà vissuta, anche dolorosamente, in prima persona…

Questo il contesto storico, lo sfondo è quello della Belle Époque, gli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento quando Palermo, capitale europea del Liberty, città dei lussuosi alberghi e di una prima generazione di grandi albergatori, richiamava nomi illustri e aristocratici di tutta Europa.

(Giulia Sommariva)