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condivisione, di collaborazione e di connessione fra uomini e donne che hanno a cuore la cultura e che vogliono diffonderla con più mezzi possibili e in qualsiasi luogo possibile.
Molti sono gli enti pubblici, la manifestazioni e le associazioni culturali, gli intellettuali, gli scrittori e gli artisti, che insieme a Spazio Cultura hanno voluto condividere con la Comunità le loro iniziative e le loro emozioni.

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A Spazio Cultura incontro su Elisa Maria Boglino, la “pittora” ribelle e libera
8 Luglio 2021 | 18:00 - 19:30 CEST

Incontro con Anna Maria Ruta che presenterà il suo nuovo libro Elisa M. Boglino. Un percorso d’arte tra Copenaghen, Palermo e Roma, novità editoriale delle Edizioni d’Arte Kalòs.
A dialogare con l’autrice sarà la professoressa Gabriella Maggio del Circolo dei Lettori di Spazio Cultura.
ATTENZIONE! L’ingresso e la permanenza nei locali della libreria sarà regolato secondo le normative vigenti anti-Covid.
Nata a Copenaghen il 7 maggio 1905, Elisa Maria Maioli rivela subito le sue tendenze artistiche, frequenta la Reale Accademia danese di Belle Arti ed espone nella sua e nelle città vicine. Dal Nord, arriva a Palermo nel 1925 per studiare l’arte arabo-normanna e appena due anni dopo sposa l’avvocato Giovanni Boglino, vicino al gruppo di artisti che la giovane frequenta negli studi della Zisa. Cattura subito l’ottica straniata con cui Elisa osserva uomini e cose; il suo espressionismo nordico si mescola a quello meridionale sfumando colori e forme. Gli anni Trenta sono probabilmente il periodo più felice: si intensifica la sua attività espositiva – Milano, Roma, Berlino, la sua Danimarca – e la sua produzione artistica tocca vette altissime con quadri come Lavandaia, Ragazza con bambina e Le alienate, la sua opera più importante. Figura eclettica, accompagna alla pittura il disegno – soprattutto negli anni più bui della guerra vissuti a Santa Anastasia, nel cuore della Sicilia – e più tardi, nella Capitale, anche la scultura. Definita «pittrice ribelle, libera», Boglino è un’artista da riproporre oggi allo sguardo della critica e del pubblico come “pittora” di tutto rispetto, tra le protagoniste più significative della storia dell’arte del Novecento.
Anna Maria Ruta è stata per molti anni docente e dirigente scolastica. Ha lavorato per la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo e poi come operatrice culturale, soprattutto nel campo della Storia dell’arte, particolarmente siciliana e del XX secolo –liberty, futurismo, anni Trenta. Ha curato diverse mostre sia nei maggiori centri della Sicilia che in altre città d’Italia. Da diversi anni le sue ricerche e le sue attività si sono concentrate sull’arte al femminile. Per i nostri tipi ha già pubblicato il volume Topazia Alliata. Una vita nel segno dell’arte.