Eventi
Spazio Cultura è casa editrice e libreria ma anche promotrice di eventi. I nostri spazi hanno ospitato presentazioni di libri, concerti musicali, proiezioni multimediali, rappresentazioni teatrali, installazioni, mostre di tutti i tipi (fotografiche, pittoriche, di sculture).
Ma Spazio Cultura non è esclusivamente un luogo fisico. Spazio Cultura è soprattutto un’idea di
condivisione, di collaborazione e di connessione fra uomini e donne che hanno a cuore la cultura e che vogliono diffonderla con più mezzi possibili e in qualsiasi luogo possibile.
Molti sono gli enti pubblici, la manifestazioni e le associazioni culturali, gli intellettuali, gli scrittori e gli artisti, che insieme a Spazio Cultura hanno voluto condividere con la Comunità le loro iniziative e le loro emozioni.
condivisione, di collaborazione e di connessione fra uomini e donne che hanno a cuore la cultura e che vogliono diffonderla con più mezzi possibili e in qualsiasi luogo possibile.
Molti sono gli enti pubblici, la manifestazioni e le associazioni culturali, gli intellettuali, gli scrittori e gli artisti, che insieme a Spazio Cultura hanno voluto condividere con la Comunità le loro iniziative e le loro emozioni.
Se anche tu hai un’idea da proporci e vuoi una mano per realizzarla insieme, contattaci alla mail eventi@spazioculturalibri.it
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Dialogo con gli Autori
Victor Matteucci e Gilda Sciortino
5 Dicembre 2022 | 17:30 - 19:30 CET
Spazio Cultura Libreria Macaione
Verrà presentato Noemi Crack Bang. La banalità del male, il libro scritto da Victor Matteucci e Gilda Sciortino ed edito da Mediter Italia che racconta la storia di vera di Noemi Ocello, giovane donna palermitana, morta all’età di 34, presumibilmente per overdose. Si presenta nel giorno in cui ricorre il secondo anniversario della sua morte, avvenuta il 5 dicembre del 2020 nei locali di un vecchio pub di Discesa delle Capre, nel cuore del centro storico di Palermo, dove viveva.
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All’incontro saranno presenti gli autori che dialogheranno con il libraio Nicola Macaione e i lettori presenti.
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Un libro inchiesta di 392 pagine, contenente una ricca e inedita documentazione cartacea e audio, supportata da una serie di testimonianze inedite e da un’incredibile mole di documenti originali che la stessa Noemi ha lasciato nelle sue comunicazioni telefoniche della durata di ore. In tutto 55 interviste a rappresentanti istituzionali, procuratori, medici, psichiatri, insegnanti, diretti protagonisti per colloqui complessivi di circa 90 ore. Testimonianze grazie alle quali è stato possibile comprendere il mondo nel quale Noemi ha vissuto e ciò che sono stati i 32 anni della sua vita. Anni vissuti tra strutture psichiatriche, strada, dormitori, crack house, case e fabbriche abbandonate a Ballarò e allo Sperone dove lo spaccio, il consumo di droga, la prostituzione e la violenza sono la normalità.
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Le relazioni con la famiglia, la scuola e le istituzioni
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«Il libro – scrivono gli autori – rappresenta una memoria di eccezionale valore documentale, in grado di definire il caso Noemi, analizzando il contesto in cui si muoveva, ovvero l’ambito delle attività legate allo spaccio e al consumo di droga, nonché le inchieste e le operazioni che hanno coinvolto i Cults nigeriani e talune famiglie di Cosa Nostra. Il caso Noemi – sempre secondo gli autori – non è un caso di tossicodipendenza e non è un caso psichiatrico. La soluzione scelta per raccontare la sua storia è stata quella di indagare la sua vita, a partire dalle sue relazioni con la famiglia, la scuola e con le istituzioni»
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“La banalità del male”
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Il sottotitolo “La banalità del male” è chiaramente tratto dal saggio di Hanna Arendt: «È evidente che, nella “vicenda Noemi”, non vi sia alcun disegno deliberato – spiega Victor Matteucci – tuttavia, l’insieme di atti, procedure, comportamenti, pur nella loro specifica casualità, neutralità, involontarietà, hanno composto un risultato finale drammatico. Il male, quando è un prodotto collettivo, ha di solito questa natura banale di atti comuni e non voluti. In effetti, la tesi del libro è che non si debba individuare un capro espiatorio, quanto riformare il sistema dell’assistenza e della protezione sociale. In particolare, l’inchiesta denuncia la mancanza di un tutor in grado di affiancare soggetti vulnerabili come Noemi e l’esigenza di una risposta istituzionale integrata realmente in rete tra tutti i servizi».
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Una ferita aperta e una sconfitta
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Scrive nella prefazione del libro Leoluca Orlando: “Quando accade che perdiamo una vita, quando muore una giovane donna come Noemi, si apre in tutti noi una ferita. Ogni volta è una sconfitta. Un dolore che avverto e che si rinnova per ogni giovane che sia migrante o no, che comunque lotta e che resiste, che è aggrappato alla vita in modo incerto, provvisorio, instabile, sia che si tratti di un barcone nel mare che di una coperta nella strada. Si tratta di giovani vite che cercano asilo, una seconda opportunità, un nuovo approdo, un nuovo inizio. Prima ancora che come sindaco, come uomo e come padre, sento tutto il peso di questa perdita di vite umane falciate mentre sono alla ricerca di amore, felicità, futuro e trovano emarginazione e morte”.
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Gli autori
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Victor Matteucci è senior project manager per la Cooperazione Internazionale nel Mediterraneo e in Medio Oriente. È presidente a Bruxelles della Rete euro-araba Mediter. Ha pubblicato vari saggi e inchieste tra cui: “Abruzzo isola felice” con Leoluca Orlando, “Il Suicidio Fabrizi”, “Il Delitto Alinovi e il caso Ciancabilla”, “Terranova, dalla disobbedienza alla rivolta” con Ernesto Balducci, “Gli Estranei” con le prefazioni di Rita El Khayat e Mauro Laeng. È autore di numerosi articoli e studi su quotidiani e riviste italiane ed estere.
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Gilda Sciortino è giornalista dal 1991. Ha collaborato con numerose testate giornalistiche, occupandosi da sempre di terzo settore e legalità. Attualmente è responsabile dell’ufficio stampa di “Mediter Italia” e di “Sos Impresa – Rete per la Legalità” per la lotta al racket e all’usura. È referente per la Sicilia e la Calabria del magazine quotidiano nazionale “Vita a Sud”.
È autrice di varie pubblicazioni tra cui: “Uomini di Scorta”, “Mai più soli” (il libro bianco della lotta contro il pizzo), “Rosario Livatino” (La coscienza di un giudice), per i quali ha ricevuto il premio speciale “Alessio Di Giovanni” per il settore “Comunicazione”.
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