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Abiterai la luce che ti ripara
Con testo originale a fronte
Traduzione di Giuseppina Lo Coco
A cura di M. Caterina Ruta
Non il solito contrasto tra ombre e luci, non l’improbabile convivenza tra il territorio in cui si vive ed il proprio “territorio” interiore son da trovare soltanto in questi versi di Beatriz Hernanz, se la materia del suo poetare si estende in lungo e in largo attraverso parole fresche e accattivanti che, in seno a un certo equilibrio costruttivo, sembrano acquisire una nuova natalità ed una diversa rappresentazione scenica. I paesaggi sono chiari e affabulanti, e vanno ad occupare quegli spazi che l’anima concede alle meraviglie e agli stupori, come in una continua connessione con quel discutibile fondo del “quotidiano” che, grazie all’autrice, riesce a tramutarsi poi in trascendenza. Interessante risulta pure il confronto ed il rapportarsi con la memoria e con le inevitabili defluenze del passato, sia essa memoria letteraria, storica oppure prettamente individuale. Da tutto ciò scaturisce una poesia fortemente vitale che fa bene agli occhi e al cuore, permeata da un forte sentimento che, in definitiva, va a consistere in una confessione d’amore.
€12,00
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L'autore
Beatriz Hernanz è nata a Pontevedra, ma risiede a Madrid. Laureata in Filología Hispánica presso l’Università Complutense di Madrid, ha vinto una borsa di studio Stevenson per realizzare studi di Dottorato all’università di Edimburgo. La sua attività professionale si è concentrata sull’insegnamento presso università inglesi e americane, e sulla gestione culturale e didattica svolta, in Spagna e all’estero, presso diverse istituzioni culturali di rilievo internazionale. Da più di 20 anni collabora regolarmente con le principali riviste letterarie e con quotidiani nazionali (ABC Cultural, El Cultural del Mundo, Babelia di El País,etc.). Ha pubblicato numerosi articoli sul teatro e la poesia spagnola dei Secoli d’oro e del XX secolo ed ha curato alcune edizioni di testi. È autrice delle raccolte di poesie La lealtad del espejo (Albacete, 1993, prologo di Francisco Umbral), La vigilia del tiempo (Accesit al Premio Adonet, Madrid, Rialp, 1996), La epopeya del laberinto (Palma di Maiorca, Calima 2001), La piel de las palabras (Palma di Maiorca, Calima, 2005, prologo di José Manuel Caballero Bonald), Los volcanes sin sueño (Madrid, Polibea, 2011) A pelegrina do vento (Toledo, Lastura, 2013) antologia delle sue poesie in galiziano. Dopo essere stata Direttore culturale dell’Instituto Cervantes di Madrid, dal 2017 al 2022 ha diretto l’Instituto Cervantes di Palermo, attualmente guida l’Instituto Cervantes di Cracovia.
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