Artigli d'Orchidea
Processo involutivo - Volume I

3 recensioni per Artigli d’Orchidea
Processo involutivo – Volume I

1. 

   Valutato 5 su 5

   killua_97 – 26 Agosto 2023

   Sono rimasta senza parole, mi è piaciuto davvero davvero molto, specialmente perché si parte a mille, cioè già da subito c’è stata l’azione e, secondo me, è una cosa che tutti apprezzano! Per la storia beh, che dire, mamma mia, dettagli su dettagli, rimani con la curiosità fino alla fine, specialmente dopo quel “cosa?!” finale sono pronta ad aspettare un altro libro!

2. 

   Valutato 5 su 5

   Matteo – 24 Settembre 2023

   È chiaramente un conflitto, quello in cui la protagonista, umana nelle emozioni ma, a quanto pare, bestia nel corpo, si trova. Sin da subito, il lettore viene immerso in un luogo dove la natura ha preso il sopravvento, ma dove l’uomo è intervenuto, costruendo le sue strutture, sfruttando le risorse già lì presenti. L’istinto di sopravvivenza è forte in lei, ma questo non significa che voglia diventare un’assassina, cosa che la renderebbe più animale, vero, ma anche più simile ai suoi nemici. La realtà dove si muovono i protagonisti di A.d’O è fatta di tribù aventi le loro tradizioni, il loro credo, che parla al lettore attraverso usi e costumi molto lontani dalla nostra realtà quotidiana. Ed è proprio questa la bellezza di questo libro: un mondo diverso, ma dove resistono la bontà, il coraggio ma soprattutto l’amore. Come in tutte le realtà, però, questi importanti elementi convivono con la violenza, le armi, le regole dettate da un “singolo” comandante; un’ombra che, da dietro le quinte, muove i fili dell’esistenza di un “popolo” che è, tutto sommato, più volte vittima della discriminazione verso i diversi.
   Lo stile di Federica Balistreri è scorrevole e i protagonisti si rivelano chiaramente agli occhi di chi legge, mostrandosi con tutta la loro personale e unica umanità, coinvolgendo e trasportando nella loro realtà, drammatica, violenta, si distopica ma non così lontana da quella reale.

   • 

     spaziocultura – 26 Settembre 2023

     Grazie per la bellissima recensione.

3. 

   Valutato 5 su 5

   provvidilorenzo – 20 Novembre 2023

   «Era bastata quella manciata di secondi, per uccidere tutto quello che era stata, era e avrebbe voluto essere.
   E in quei pochi secondi Teresa morì.
   E nacque Orchidea.»

   🐺 “Artigli d’Orchidea” è un libro suggestivo, arcaico e contemporaneo, dove già dalle prime pagine si riesce a respirare quest’aura tribale che ti avvolge, come se avvertissi cadere sulla testa un candido velo capace di offuscare dolcemente i tuoi sensi, ma che pian piano serra l’invisibile morsa su di te fino a sentirti soffocare. E soltanto quando finalmente decidi di strapparti di dosso quel velo, vieni investito dal tanfo di una realtà che cela tanto oltre al semplice folklore spirituale di chi, nel bene e nel male, voleva solo proteggerti… o nasconderti.

   🐺 O almeno questo è ciò che pensa Teresa, destinata a grandi cose, ad essere una leader e mandare avanti il villaggio. Eppure più il tempo passa e più, crescendo, si sente sperduta fra la sua stessa gente, estranea a chiunque nel folle bisogno di uscire fuori di lì e conoscere le meraviglie di un mondo che l’ha costretta a vivere, da generazioni ormai, in quell’isola maledetta ‒ senza la quale però non avrebbe conosciuto Nathan.

   🐺 Io potrei parlarvi di Nathan, che ha dato vita al suo sogno e che l’ha resa eternamente la sua orchidea, e potrei parlare di Mat, di Edgar, di Novak (yep, ennesimo personaggio moralmente grigio ed enigmatico che non mi lascia indifferente) e di Adelasia (qui invece parte d’obbligo 🎶e usami straziami strappami l’aaaaaanima🎶), ma ve li lascio scoprire da soli, poche righe non bastano a spiegare la loro complessità, il doppiogiochismo dietro ogni azione studiata a tavolino, la fratellanza che va oltre il sangue e la sorellanza spezzata, forse ritrovata in una sconosciuta…

   🐺 Insomma, questo libro ‒ che mi trasmette proprio le vibes di “Arcane”, uno dei motivi che me l’hanno fatto apprezzare ancora di più ‒ è voglia di vendetta, di rivalsa, di libertà e di tutto ciò che un popolo emarginato e maltrattato può volere indietro da una dittatura sorda, o che forse ascolta fin troppo?

   🐺 Mi fa sempre sorridere ricordare che, fino a poco tempo fa, fossi fermamente convinta che “il distopico” non era un genere che faceva per me. E sorrido perché sono figlia di Hunger Games ‒ FINNICK😭 ‒ e di tutti quei prodotti nati dal genio di chi ha immaginato come sarebbe questo pianeta, che tanto ci dilettiamo a portare alla deriva, dopo una catastrofe che da vita a nuovi schemi, a nuove abitudini e a un nuovo mondo, proprio come quello scritto da @thefedivan nel suo “Artigli d’Orchidea”.

   Ringrazio ancora Federica e la casa editrice per la fiducia🤍