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Che farò senza Euridice!
Un banale incidente di “percorso”, lo stop accidentale dell’ascensore e l’attesa che qualcuno si accorga del blocco. Nello stato di angoscia e di sospensione in cui il protagonista si trova in questa fase della sua vita, dalla banale ed ovvia quotidianità con i tic, le idiosincrasie, le deformazioni della società intorno agli anni Ottanta, quella della crisi del boom consumistico, l’inattesa e improvvisa nuova condizione opera uno stato di alienazione che scinde realtà e sogno e nel flusso della memoria provoca un vero e proprio stato allucinatorio. Dal graduale deragliamento dei sensi scorre un processo analitico dell’esistenza del protagonista che dalla condizione del vivere rievoca tutta la sua vita, intrecciandola con la sua matura formazione culturale, vera e propria educazione sentimentale ed umana. Si riaccende la natura vergine e incontaminata con le sue magie e gli incanti dell’infanzia, anch’essa non profanata, così la città di quegli anni si stempera nella campagna policroma e innocente in ricorrenti oscillazioni di magiche rifrazioni e citazioni esistenziali e letterarie. L’esperienza culturale e i miti classici e cristiani si strutturano come interpretazione e filtro di lettura della recente realtà, in uno scatto-scontro con la personale esperienza; il mito dell’amore si storicizza nella tragedia virgiliana di Orfeo ed Euridice o nell’Amore e Psiche di Apuleio, il peccato cattolico si concretizza nei rimorsi e nelle cadute, nelle tentazioni luciferine e mistiche. È l’autobiografia filtrata attraverso il mito e il mito rivissuto attraverso la biografia alla ricerca dell’isola perduta. Lo stato di ipnosi trova corrispondenza nella rottura degli schemi narrativi sintattici tradizionali e in un intersecarsi di piani temporali alla difficile ricerca della verità esistenziale, un puzzle di scatole cinesi che rimandano ai passaggi tortuosi e irrazionali del pensiero, della psiche, della coscienza.
€16,50
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L'autore
Laureato in lettere classiche a Palermo con tesi sulla pronunzia del greco antico in Erasmo da Rotterdam, professore di italiano e storia negli Istituti Superiori di Palermo e, dal 1980 al 1997, ordinario di lingua e letteratura latina e greca nel Liceo classico «G. Garibaldi» di Palermo. Poeta in due raccolte di liriche Città e ancora città, Il Vertice Editore, e Percorsi di labirinto, Thule Edizioni, ha dato diversi contributi a riviste del settore letterario italiano, ultimo, nel 2017, il DVD con la raccolta di liriche, Fior da fiore. Narrando di Amore, lette da Laura Ephrikian. Ha tradotto dal russo il romanzo per giovani La svolta decisiva di Valerij Musachanov. Nel campo degli studi classici oltre ad un’ampia e continua attività di saggista ha pubblicato una Grammatica di greco antico per i tipi della Paravia e tre volumi di classici greci commentati per i licei classici, editi da Zanichelli. Ha pubblicato l’edizione critica di Le Supplici di Euripide e il saggio Pitagora e il vegetarianismo. Ha redatto le voci degli autori sicelioti per il Dizionario enciclopedico dei pensatori in Sicilia, a cura di Francesco Armetta della Facoltà Teologica di Palermo. Ha rivolto il campo di indagine al settore della storia locale con la monumentale Stratigrafia del comune di Prizzi come metafora della storia dell’Isola, in tre volumi per 2100 pp., e con contributi vari sul folclore locale. In margine il saggio Se nulla cambiò – I Garibaldini a Prizzi. Le sue opere sono presenti nella Biblioteca della Columbia University, Casa Italia, e nella Biblioteca della Melbourne University. Freschi di stampa la rêverie Il verde melograno. Segni e simboli dell’infanzia ritrovata, Aracne editrice, Roma, e il saggio Il Genio Palermo, edizione Thule, Palermo. Membro e collaboratore di varie associazioni culturali, dal “Ciclope” al Centro di Cultura Siciliana “G. Pitrè”, già socio della “Società Siciliana per la Storia Patria” di Palermo e collaboratore dell’Archivio Storico, socio dell’Istituto di Storia del Risorgimento Italiano, Vittoriano, del Centro Internazionale Studi sul Mito (CISM), sez. di Recanati, membro del Senato dell’Accademia Siciliana dei Mitici e coordinatore della sezione Saggistica, socio onorario della Nuova Accademia degli Industriosi di Gangi, socio di Salvare Palermo, del Lions Club “Palermo dei Vespri”. Autore, in varie riviste cartacee e online di interventi critici sulla cultura classica (La cucina nel mondo antico) e sul teatro classico, lirico e moderno. Collabora al quotidiano online La voce di NY.
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